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domenica 11 settembre 2011

Oroglio e pregiudizio, il romanzo più famoso di Jane Austen

« È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo
in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie »


Il romanzo ha come temi principali (che danno il titolo all'opera) l'orgoglio di classe del signor Darcy e il pregiudizio di Elizabeth Bennet nei confronti di quest'ultimo. La trama si concentra sulle vicende della famiglia Bennet, composta dai signori Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth (per gli amici Lizzy), Mary, Catherine (detta anche Kitty) e Lydia. L'obiettivo rimasto alla signora Bennet, vista la mancanza di un figlio maschio che possa ereditare la loro tenuta di Longbourn nell'Hertfordshire, è quello di vedere sposata almeno una delle sue figlie prima possibile. La signora Bennet è una donna frivola mentre il signor Bennet è un uomo intelligente, sarcastico e imprevedibile. È tuttavia affezionato a Jane e soprattutto ad Elizabeth, ragazza di carattere assennato e ragionevole.

Quando un ricco scapolo, il signor Bingley, si trasferisce a Netherfield, una tenuta in affitto nelle vicinanze, la signora Bennet freme affinché le figlie gli vengano presentate quanto prima. Il primo incontro ha luogo durante il ballo dato da Sir Lucas, vicino di casa dei Bennet, dove la famiglia viene presentata al signor Bingley, alle sue sorelle e al misterioso signor Darcy. Bingley è cortese e socievole, mentre Darcy e le sorelle di Bingley rimangono in disparte gran parte della sera passando il tempo fra loro. Durante il ballo Elizabeth viene definita da Darcy "Appena passabile ma non abbastanza bella da tentarmi". Elizabeth lo sente e, pur mostrando ironia per l'accaduto, lo prende in antipatia. Il signor Bingley e Jane, invece, ballano tutta la sera con gran diletto.

Jane va in visita a Netherfield per un tè con la signorina Bing
ley. Spinta dalla madre, Jane va a cavallo a Netherfield e viene sorpresa da un temporale, che le vale un serio raffreddore, costringendola a trattenersi presso i Bingley per qualche giorno, proprio come sua madre aveva architettato, negandole la carrozza. Elizabeth va a trovarla e rimane ospite a Netherfierld per prendersi cura della sorella, e Darcy ha occasione di approfondire la conoscenza con lei e di scoprirsene, suo malgrado, affascinato. Questa situazione esacerba i rapporti fra Elizabeth e la signorina Bingley, che progetta di conquistare Darcy.

Nel frattempo Longbourn viene sconvolta da un nuovo arrivo: il signor Collins, cugino delle ragazz
e nonché pastore. William Collins è il legittimo erede di Longbourn e spera di poter sposare una delle figlie dei Bennet. La sua inevitabile scelta ricade immediatamente su Jane, la più bella. Il signor Collins viene ben presto informato dalla signora Bennet che Jane sarà presto fidanzata e che pertanto la sua scelta dovrebbe ricadere su Elizabeth.

Le sorelle Bennet si recano spesso, per trovare la zia, alla vicina Meryton e qui un giorno hanno modo di conoscere l'affascinante signor Wickham, che dichiara di conoscere da tempo Darcy e di aver vissuto con lui a lungo durante l'infanzia, ma che è stato trattato così malamente che ora i loro rapporti sono pessimi. Wickham racconta a Elizabeth del comportamento oltraggioso avuto da Darcy nei suoi confronti, e lei prende subito le parti di Wickham,
sentendosene un pochino attratta.
Elizabeth rivela al padre cosa Darcy ha fatto per Lydia (1833)

Il signor Bingley organizza un ballo a Netherfield, come promesso alle sorelle Bennet. Il suo trasporto nei riguardi di Jane è visibile, tanto che la società locale dà il loro matrimonio per certo. Il signor Darc
y si convince tuttavia che Jane non sia realmente innamorata dell'amico. Inoltre nota la proverbiale frivolezza di Catherine e Lydia e l'incapacità di mantenere il dovuto contegno dei signori Bennet. Pertanto, si convince che la cosa migliore per Bingley sia lasciare Netherfield al più presto. Nel frattempo il signor Collins si getta in una corte sfrenata, che culmina con la richiesta della mano della secondogenita Bennet, la quale, basita, rifiuta categoricamente, nonostante le rimostranze della madre. Il signor Collins, deciso a tornare a casa con una moglie, decide di sposare Charlotte Lucas, la migliore amica di Elizabeth.

Dopo la partenza di Bingley e la chiusura di Netherfield, Jane riceve l'invito degli amati zii a Londra e lo accetta, mentre Elizabeth parte per Rosings, nel Kent, in visita ai signori Collins. Lady Catherine De Bourgh, protettrice e vicina del signor Collins, è la zia di Darcy, il quale si trova ospite nella sua tenuta. Durante la sua permanenza Elizabeth si imbatte spesso in Darcy, il q
uale alla fine capitola e le dichiara il suo amore, non privo del suo famoso orgoglio e con la convinzione che verrà accettato. Elizabeth, che lo rifiuta categoricamente, dichiara che mai potrebbe sposare colui che è stato la causa della rovina sia di Wickham che della sua cara sorella Jane. Il giorno successivo Darcy le scrive una lettera di chiarimento in cui la informa di aver agito senza sospettare i sentimenti di Jane per Bingley, e si dilunga a spiegare la sua situazione con il signor Wickham. Pare infatti che quest'ultimo, non soltanto sia per fama un truffatore, ma abbia anche cercato di circuire la sorella del signor Darcy, Georgiana, per approfittare delle 30000 sterline di dote della ragazza.

Elizabeth è sorpresa talmente dalla lettera, che comincia a mutare i suoi sentimenti per Darcy. Elizabeth e Darcy, ognuno turbato dopo questi fatti, ripartono ben presto per le rispettive dimore. Dopo alcune settimane trascorse a Longbourn, Lizzy, con l'intento di distrarsi dai sui pensieri per Darcy, riparte con gli zii londinesi per un viaggio di piacere nel Derbyshire, durante il quale si trovano vicino a Pemberley, l'abitazione di Da
rcy. Convinta che il legittimo padrone non sia in casa, Elizabeth acconsente con grande interesse a visitare la tenuta. Durante la visita incontra però proprio il signor Darcy, rientrato prima del tempo. Darcy è sorpreso, Elizabeth imbarazzata. Tuttavia nota che i modi di lui sono molto mutati, sembra essere socievole e gentile. Le fa conoscere sua sorella e la invita a cena con i signori Gardiner, gli zii di Elizabeth, nonostante durante la sua dichiarazione avesse espresso grandi riserve sulle origini umili della sua famiglia. Però, prima che Elizabeth e i Gardiner possano recarsi a cena, Elizabeth viene raggiunta da una pessima notizia: Lydia, che era in vacanza, ospite del colonnello Forster e sua moglie a Brighton, è scappata con Wickham, che pare non abbia intenzione di sposarla. Elizabeth rientra a Longbourn di fretta, scusandosi con Darcy. La situazione scandalosa provocata da Wickham e Lydia viene messa a tacere con un matrimonio di convenienza, dopo un periodo durante il quale né Lydia né Wickham possono essere rintracciati. Qualche tempo più tardi, Elizabeth viene a sapere da Lydia, e poi da sua zia Gardiner, che il signor Darcy è l'artefice del matrimonio. La zia la informa infatti che Wickham è stato profumatamente pagato per sposare Lydia.

Bingley, insieme a Darcy, va in visita a Longbourn e, pochi giorni dopo, chiede la mano di Jane, che l'accetta. Elizabeth, oltre al senso di gratitudine, si è ormai resa conto di provare dell'amore nei confronti di Darcy, che tuttavia non si ripropone. Elizabeth viene sorpresa da una visita improvvisa di Lady Catherine De Bourgh. La protettrice dei Collins vuole sapere se si è promessa al nipote e le chiede di promettere solennemente che mai si congiungerà in matrimonio con il signor Darcy in quanto aspira ad un matrimonio del nipote con sua figlia. Elizabeth rifiuta di promettere alcunché. Darcy, che viene a sapere dell'accaduto, comprende che Elizabeth nutre qualcosa di nuovo per lui.

Il giorno successivo Darcy, in visita con l'amico Bingley presso i Bennet, si ripropone a Elizabeth che accetta con piacere, mostrandosi più innamorata che mai. Nell'epilogo abbiamo la situazione generale dei personaggi che più hanno influito sulla storia.


Personaggi principali
Danny presenta alle sorelle Bennet un suo amico, George Wickham

* Elizabeth Bennet: protagonista femminile del romanzo, giovane ragazza intelligente e brillante. Non ancora ventunenne, è capace di scandalizzare con la sua impertinenza e di godere della comicità delle cose grazie all'ironia e alle battute taglienti.
* Jane Bennet: primogenita della famiglia Bennet è ovunque ammirata per la sua bellezza e stimata per la dolcezza e la bontà del suo carattere.

* Fitzwilliam Darcy: ricco gentiluomo, con una rendita di oltre 10000 sterline l'anno, è proprietario dell'immensa tenuta di Pemberley nel Derbyshire. Dal carattere sprezzante e orgoglioso, è però un amico fedele e un uomo onesto con alti principi morali.
* Signor Bennet: gentiluomo flemmatico e indolente di Longbourn. Molto simpatico ma impertinente e disilluso nei confronti del genere umano. Nonostante ammetta di non essersi occupato sufficientemente delle sue figlie, è particolarmente legato ad Elizabeth.
* Signora Bennet: donna sciocca ed invadente. La sua unione col Signor Bennet non le concede molte gioie, così riversa il suo impegno nel tentativo di trovare marito alle figlie, mettendo in mostra la meschinità del proprio carattere.

* Charles Bingley: ricco gentiluomo con una rendita di oltre 5000 sterline l'anno che affitta la tenuta di Netherfield. Nonostante la posizione sociale che ricopre, ha un carattere schietto e amichevole che gli procura, ovunque vada, immediate simpatie.
* George Wickham: pur essendo di umili origini, è amico d'infanzia di Darcy, del cui padre aveva catturato la simpatia. Crescendo i due uomini si allontanano irrimediabilmente e Wickham, uomo dall'aspetto piacevole e affascinante, diventa soldato nella milizia di istanza a Meryton.
* Lydia Bennet: ultima per età delle sorelle Bennet, è estremamente viziata dalla madre e si comporta da civetta. La sua sconsideratezza mette in imbarazzo le due sorelle maggiori e, approfittando dell'eccessiva indulgenza dei genitori, fugge con Wickham che solo in seguito sposerà per intervento della famiglia Bennet e di Darcy.

* Mary Bennet: terza delle sorelle Bennet, è priva di doti naturali, fisiche o intellettuali, riversando così tutto il suo tempo negli studi che però la rendono una persona pedante e saccente.
* Catherine Bennet: detta anche Kitty, ha due anni più della sorella minore Lydia di cui è succube a causa di una mancanza di personalità che la rende scialba.
* William Collins: cugino del Signor Bennet che alla sua morte erediterà la tenuta di Longbourn. Rettore del beneficio ecclesiastico di Lady Catherine de Bourgh, la sua scarsa intelligenza e debolezza di carattere lo portano a venerare la sua patronessa e al contempo a mantenere un alto sentire di sè. Jane Austen lo descrive come "un misto di superbia e servilismo, di boria e di bassa umiltà".

* Charlotte Lucas: amica di Elizabeth, è bruttina e senza mezzi finanziari il che, a ventisette anni, la condannano alla nomina di zitella.

Altri personaggi

* Caroline Bingley: sorella di Charles Bingley, è molto snob e spera di riuscire a sposare Darcy. Disprezza tutti quelli al di sotto del suo rango, specialmente la famiglia Bennet e in particolare la secondogenita delle sorelle, di cui è particolarmente invidiosa per la preferenza che Darcy mostra verso di essa.
* Louisa Hurst: sorella di Charles Bingley, altezzosa quanto la sorella Caroline, è sposata col Signor Hurst.
* Georgiana Darcy: sorella minore di Darcy. Sedicenne, ha modi di fare semplici e cortesi uniti a una profonda timidezza. Inoltre è molto abile nel suonare il pianoforte.
* Lady Catherine de Bourgh: aristocratica zia di Darcy, è una donna altera e autoritaria. Patronessa del Signor Collins, non co
nosce affabilità che possa far dimenticare l'inferiorità sociale ai suoi interlocutori. Ha un'unica figlia, Anne, che desidera si sposi col nipote Darcy.
* Signor Hurst: gentiluomo insipido e superficiale. Non si interessa del prossimo o di ciò che lo circonda avendo come uniche preoccupazioni il divertimento, il bere e il cibo.
* Anne de Bourgh: figlia di Lady Catherine de Bourgh, è una giovane insignificante dall'aspetto pallido e gracile. Parla pochissimo e vive succube del carattere forte della madre. Nonostante le aspettative della madre, non mostra alcun interesse per Darcy.
* Colonnello Fitzwilliam: cugino di Darcy di circa 30 anni. Non particolarmente bello ha però un comportamento da gentiluomo e un
dialogo piacevole ed educato.
* Signore e Signora Gardiner: fratello della Signora Bennet e sua moglie. Sono molto sensibili e ben educati nonostante siano di umili origini. Molto legati a Elizabeth e Jane, trascorreranno una vacanza con la prima nelle contee del nord e ospiteranno la seconda a Londra nella loro casa di Cheapside. Inoltre, intervengono in soccorso dei Bennet aiutandoli nel favorire le nozze tra Lydia e Wickham.
* Signora Philips: sorella del Signor Gardiner e della Signora Bennet, è per carattere più simile a quest'ultima. Vive a Meryton, vicino Longbourn, e spesso le sue nipoti le fanno visita sperando di incontrare gli ufficiali dell'esercito che è di stanza proprio nella cittadina.
* Sir William Lucas: vicino dei Bennet e padre di Charlotte. Uomo affabile ma non particolarmente brillante, si impressiona facilmente davanti a persone di rango elevato e vive nel ricordo della sua presentazione a Corte avvenuta molti anni prima.
* Maria Lucas: figlia sempliciotta di Sir Lucas e sorella di Charlotte, accompagnerà Elizabeth nel Kent a trovare i coniugi Collins.

martedì 30 agosto 2011

Persuasione di Jane Austen


Persuasione (Persuasion, 1818) è un romanzo della scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato postumo dal fratello e composto tra il 1815 e il 1816. La scrittrice inizierà a lavorare a questo romanzo immediatamente dopo aver finito Emma. È l'ultima opera completa scritta poco prima dell'aggravarsi della malattia che la porterà alla morte nel luglio del 1817.
Il titolo del romanzo si riferisce alla persuasione che ha subito Anne Elliot nel rifiutare il Capitano Wentworth e a quella che gli altri personaggi del romanzo subiscono o rifiutano di subire. Il titolo del romanzo non fu scelto dalla scrittrice, infatti molti critici ritengono che il titolo del romanzo sarebbe stato The Elliotts, ma la scrittrice morì prima di pubblicare il libro e quindi di scegliere il titolo.
Anne Elliot è la secondogenita di Sir Walter Elliot. La madre di Anne è morta da tempo e la sorella maggiore, Elizabeth, ha preso il posto della madre nel curare i rapporti con il vicinato, ma ha un carattere molto simile a quello del padre. La sorella minore, Mary ha sposato Charles Musgrove, figlio di un rispettato squire. Nessuno della sua famiglia prova compassione per Anne, che sembra destinata a rimanere zitella poiché avendo già 27 anni non si è ancora sposata. Otto anni prima Anne era stata persuasa da Lady Russell, la migliore amica di sua madre, a rompere il fidanzamento con il Capitano Frederick Wentworth, che lei amava profondamente. Lady Russell aveva ritenuto che la scelta di Anne era poco saggia perché sposare un povero ufficiale di marina, senza un'importante famiglia alle spalle, non dava grandi prospettive per il futuro. Ma Anne e il Capitano Wentworth si rincontra
no perché il cognato dell'ufficiale, l'Ammiraglio Croft, aveva affittato la residenza di Sir Walter Elliot. Grazie alle guerre contro Napoleone, Frederick ha avuto una promozione e ha avuto un premio di 25.000 sterline. Tutti i Musgrove, compresi Mary, Charles e le sue due sorelle Louisa e Henrietta, sono felici di avere i Croft e Frederick a ravvivare il vicinato. Entrambe le sorelle sono attratte da Frederick, nonostante Henrietta sia già fidanzata con il pastore Charles Hayter. Charles Hayter non è adatto ad Henrietta perché proviene da una famiglia socialmente inferiore ai Musgrove. Intanto, sia Charles e Mary che i Croft, scommettono su quale delle due sorelle sceglierà Frederick. Un giorno il Capitano Harville, amico di Frederick, che abita a Lyme vuole organizzare un'escursione. Durante il soggiorno a Lyme, Louisa cade e batte il capo a terra. Tutte le persone che le erano vicine sembrano darla per morta ma interviene Anne con i primi soccorsi e fa chiamare un medico. L'atteggiamento di Anne nei confronti di Louisa, scatena l'ammirazione di Frederick. Louisa si riprende molto lentamente e intanto la sua situazione la fa avvicinare al Capitano Benwick, un amico di Frederick. Successivamente si fidanzeranno e poi si sposeranno. Nel frattempo Sir Walter, Elizabeth e Mrs. Clay, figlia vedova dell'amministratore di Sir Walter, si trasferiscono a Bath. Essi sperano di vivere in maniera tale da poter risparmiare e riportare stabili le condizioni economiche degli Elliot. Qui incontrano il cugino ed erede di Sir Walter, William Elliot, che cerca di riprendere i rapporti con la famiglia del baronetto, che si erano bruscamente interrotti anni prima. Elizabeth spera che questo riavvicinamento sia dovuto al fatto che voglia sposarla, mentre Lady Russell suppone che William sia interessato ad Anne. William Elliot pare essere un perfetto gentiluomo ma Anne non si fida completamente di lui e delle sue intenzioni. Infatti lo ritiene poco chiaro nei suoi comportamenti. Tali dubbi vengono chiariti quando Anne scopre che a Bath vive una sua vecchia compagna di collegio, Mrs. Smith, malata e caduta in miseria. Anne va a farle visita e scopre che i coniugi Smith sono stati amici molto intimi di William e della sua defunta moglie. Mrs Smith li aveva incoraggiati nel loro stile di vita dispendioso, ma una volta che erano caduti in disgrazia, li aveva abbandonati al loro destino, inoltre Mrs. Smith rivela che probabilmente il riavvicinamento di William al padre sia avvenuto solo per salvaguardare i propri interessi, in quanto teme un matrimonio fra Sir Walter e Mrs. Clay. Tutto ciò porta Anne a capire i pericoli della persuasione, infatti Lady Russell la spinge ad accettare il corteggiamento di William. I Musgrove giungono a Bath per comprare il corredo per le figlie Louisa ed Henrietta che si sposano entrambe, infatti Henrietta ha deciso di sposare Hayter. Anne e Frederick si riavvicinano e chiariscono i loro sentimenti. Finalmente decidono di fidanzarsi e questa volta la famiglia di Anne non ha obiezioni, vista anche la fortuna economica di Frederick. Lady Russell ammette di essersi sbagliata sul conto di Frederick, e lei ed Anne rimangono amiche.

Una storia d’amore deliziosa.

“Spero di rendere giustizia a tutto ciò che lei prova e che provano quelli come lei. Dio non voglia che io sottovaluti i sentimenti d’amore e fedeltà dei miei simili. Meriterei totale disprezzo se osassi affermare che solo le donne son capaci di provare vero affetto e di essere costanti. No, io credo che siate capaci di tutto ciò che è import
ante e onesto nella vita matrimoniale. Credo che possiate essere all’altezza di ogni sforzo e di molta tolleranza nella vita domestica, finchè – se mi è concessa l’espressione – finchè avete uno scopo, almeno, cioè, finchè la donna che amate vive e vive per voi. Il privilegio che rivendico per il mio sesso ( non è certo invidiabile, non c’è bisogno che lo agognate) è che sappiamo amare di più, anche quando l’esistenza e la speranza sono finite”.


Queste sono alcune delle riflessioni che Anne Elliott, la dolce protagonista di questo racconto, rivolge quasi alla fine del libro al Capitano Harville, sincero amico dell’altro Capitano, da lei tanto amato, Frederick Wentworth. Sono parole mature, consapevoli e forti, parole di una donna che ha conquistato la capacità di esprimersi e di manifestare finalmente la propria volontà. Anne, all’età di diciannove anni, ha commesso l’errore di rompere il fidanzamento con il giovane ufficiale di marina di cui era innamorata perché socialmente inferiore. E questo ha causato la sua infelicità. Si è infatti lasciata persuadere dall’opposizione del padre Sir Walter e dell’amica di famiglia Lady Russell. L’uno, rappresentante di una cinica aristocrazia provinciale, credeva solo ai vuoti valori dell’apparenza sociale e della bellezza, e per incompetenza e vanità, spendeva gran parte del suo patrimonio fino ad essere costretto a dare in affitto la bella residenza di Kellynch Hall e a ritirarsi in un appartamento nella meno dispendiosa, ma certamente mondana Bath. L’altra, assunto un ruolo materno dopo la morte prematura della madre di Anne, possedeva una grande abilità “persuasiva” che aveva trovato terreno fertile nella giovanissima Anne, incapace di affermare le proprie idee e lottare per i propri desideri. Ma a distanza di otto anni Anne è cambiata. L’esperienza della perdita e del dolore le hanno fatto conquistare consapevolezza di sé e recuperare desiderio, volontà e capacità di espressione. E’ decisa a dare importanza ai suoi sentimenti, ignorando pregiudizi paterni e apparenze sociali. “ Era stata costretta ad essere prudente da giovinetta, ma crescendo aveva imparato ad essere romantica: naturale conseguenza di un inizio innaturale”.

Anne ha la sua seconda occasione di essere felice. La sua trasformazione, la sua evoluzione interna è persino accompagnata da una rinascita fisica. La ragazza, all’inizio “ pallida e magra”, la cui giovanile bellezza era presto svanita, comincia a riacquistare le attrattive di un tempo suscitando l’interesse e l’ammirazione di chi la circonda. Fascino e intelligenza in una donna del 1800 svincolata ormai da una condizione di subordinazione senza però mai perdere quell’ideale di decoro e compostezza così caro alla Austen.

È il romanzo più romantico ma anche malinconico dell'autrice inglese, una lettura piacevole e scorrevole. Ha uno stile immenso e impareggiabile, l'incredibile capacità di catapultarti in quel periodo, di farti vivere la storia che viene raccontata come se fossi lì, spiando di nascosto ciò che accade, e di delineare con pochi tratti (spesso taglienti e ironici) i personaggi, con i loro pregi e difetti. Persuasione è il racconto di un grande amore che non si affievolisce né con il passare del tempo, né con il cambiamento degli stati interiori.
Appassionante e intenso, dolce e delicato, Persuasione descrive una speranza che non muore, un amore che resiste al tempo, alle situazioni, alle tentazioni, ai fraintendimenti e ai disaccordi.

martedì 23 agosto 2011

Northanger Abbey

Nell'immagine Felicity Jones (Catherine Morland), J.J. Feild (Henry Tilney), dall'omonimo film del 2007

Il romanzo si compone di due volumi di 15 capitoli ciascuno, più un capitolo finale (che rappresenta una sorta d'appendice), presente in quasi tutti i romanzi della Austen. Di per sé il libro non ha una trama particolarmente viva e neanche i personaggi hanno qualcosa di interessante: non ci sono grandi passioni, né personalità complesse. La storia ruota intorno all'anti-eroina Catherine Morland, diciassettenne ingenua e un po' ignorante, che da un villaggio di campagna viene invitata dalla famiglia Allen a trascorrere un periodo di vacanza a Bath: qua ella ha i primi approcci con la società di allora, fatta di apparenza e sentimentalismo, tra un ballo, una sera a teatro ed una passeggiata nella via principale. Agli antipodi sono le due famiglie che Catherine incontra sul suo cammino: i Thorpe e i Tilney, i cattivi e i buoni. Il viaggio all'Abbazia di Northanger causerà in Catherine un uso smodato della sua immaginazione, sino ad immaginare un delitto mai compiuto e a ricercare nei cassetti documenti persi nel tempo, ottenendo sempre nella realtà grosse delusioni. Filo conduttore l'adorazione di Catherine per Henry Tilney, che sfocerà, dopo alcune difficoltà e malintesi, nel matrimonio.



L'abbazia di Northanger non ha nulla di nuovo: non è innovativo e la sua protagonista è un'anti-eroina elevata spesso a ruolo d'eroina, con le sue piccole indagini all'interno dell'abbazia, ma è in realtà un personaggio ingenuo, semplice, distante dalle figure di donne cui la letteratura aveva abituato (vedi Pamela, o la virtù premiata di Samuel Richardson), ma è una parodia ben riuscita del romanzo sentimentale (già affrontato da Henry Fielding in Shamela e Joseph Andrews) e del romanzo gotico, così in voga allora. Molte volte viene nominato I misteri di Udolpho di Ann Radcliffe, uno dei romanzi gotici più famosi in quegli anni.

*********

Mia recensione

“Nessuno, che avesse conosciuto Catherine Morland al tempo della sua un’infanzia, avrebbe veduto in lei una futura eroina. La sua condizione, il carattere dei genitori, il suo aspetto e la sua natura, tutto le era avverso".

Inizia così Northanger Abbey, terminato nel 1803 ma pubblicato postumo, nel 1818.
Il più ironico tra i romanzi di Jane Austen, Northanger Abbey rappresenta la parodia del romanzo gotico, molto in voga ai tempi della Austen e, non a caso tra le pagine del libro viene richiamato spesso il romanzo di Ann Radcliffe "I misteri di Udolpho", che all'epoca era considerato il libro più rappresentativo del genere gotico.

Personalmente ho letto questo libro in poco tempo e l'ho trovata una lettura assai piacevole e anche divertente (basti pensare alla scena del sécretaire, con la nostra enti-eroina convinta di trovare chissà quali arcani nei cassetti!) e molto ironico. Una ironia brillante dove lo humor austeniano strappa il sorriso al lettore e lo fa applaudire una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, il talento ed il genio di Miss Austen.




domenica 21 agosto 2011

Per orgoglio o per amore , un romanzo di Fitzwilliam Darcy gentiluomo: trilogia di Pamela Aidan


(fanart by deviantart)


«È passabile, ma non abbastanza bella per tentare un uomo par mio.» Così prende avvio la storia d’amore senza tempo tra Fitzwilliam Darcy ed Elizabeth Bennet in Orgoglio e pregiudizio, il capolavoro di Jane Austen amato da milioni di lettori, nel quale, tuttavia, così poco si rivela del misterioso e affascinante eroe, Mr. Darcy. Tanto poco che resta aperta la domanda: chi è Fitzwilliam Darcy? Sullo sfondo dell’epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta una risposta. Rievocando gli eventi narrati nel capolavoro di Jane Austen, restando fedele agli amatissimi personaggi, dipinge uno straordinario quadro dove racconta il passato e il presente di Mr. Darcy. In Per orgoglio o per amore, il primo episodio della trilogia, assistiamo così all’incontro tra Darcy ed Elizabeth Bennet, nell’Hertfordshire, e scopriamo che sconvolse l’esistenza del freddo e distaccato gentiluomo fin dal primo istante. Un romanzo da non perdere per tutti coloro che desiderano ritrovare i luoghi, i personaggi, i dialoghi e le emozioni già conosciuti grazie a Jane Austen, per poter sognare, ancora.
**
Ho appena terminato di leggere questo libro de devo dire che è
stata lettura assai piacevole, immergersi nei pensieri e nei turbamenti di Darcy. Alla Aidan il merito di mettere a nudo i lturbamento di Darcy, mentre si innamora perdutamente di Elizabeth, donando al personaggio quella fragilitaà che lui nega e cela dietro al suo volto. E' una trilogia che gli amanti del genere dovrebbero leggere, perchè rende onore al capolavoro cui si ispira.


sabato 20 agosto 2011

Emma, di Jane Austen


(Gwynet Paltrow nell'omonimo film)

« Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun anni senza subire alcun dolore o grave dispiacere. »

(Incipit di "Emma", traduzione di Pietro Meneghelli)


Emma è un romanzo della scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato per la prima volta anonimo nel 1815. Tema fondamentale del romanzo è il fraintendimento in amore. La protagonista Emma Woodhouse è descritta nel paragrafo di apertura del libro come bella, intelligente e ricca. Prima di iniziare a scrivere il libro, la Austen scriverà: "Sto per descrivere un'eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa".

Emma è una giovane donna dell'Inghilterra della Reggenza. Orfana di madre, vive con suo padre Mr. Woodhouse, un ipocondriaco che si occupa principalmente della propria salute e della propria sicurezza e di quella di chi ama. Amico di Emma e suo critico è Mr Knightley, suo vicino e cognato, in quanto fratello maggiore del marito di Isabella, sorella di Emma. Il romanzo si apre con le nozze della signorina Taylor, governante di Emma, sua amica e confidente. Emma, che ha presentato la signorina Taylor al suo futuro marito, Mr Weston, ritiene di avere il merito della loro unione e ha tutte le intenzioni di combinare un altro matrimonio appena ne capiterà l'occasione.

Nonostante il deciso parere contrario di Mr Knightley, Emma tenta di combinare l'unione fra la sua nuova amica, Harriet Smith (una dolce ragazza di diciassette anni, descritta come la figlia naturale di qualcuno) con Mr Elton, il vicario del villaggio. Per combinare questo matrimonio costringerà Harriet a rifiutare la proposta di matrimonio di Mr Martin, un rispettabile giovane agricoltore. Il suo piano salta quando scopre che Mr Elton, che in fondo è un arrampicatore sociale, vuole sposare Emma e non, come entrambe avevano sperato, la povera e socialmente inferiore Harriet. Dopo che Emma ha rifiutato la sua proposta di matrimonio, Mr Elton parte per Bath. Harriet si immagina triste e sconsolata dopo aver scoperto quanto accaduto, nonostante Emma faccia del suo meglio per convincerla che Mr Elton (che nel corso della storia si scoprirà essere molto arrogante e pomposo) sia inferiore ad entrambe, proprio a causa della sua arroganza.

Uno sviluppo interessante per Emma, che le fa temporaneamente dimenticare i suoi errori, è l'arrivo ad Highbury di Frank Churchill, figliastro della signora Weston, che non ha mai conosciuto finora, ma per il quale ha un vago interesse, instillato anche dai coniugi Weston, i quali spererebbero in una loro unione. Mr Elton ritorna al villaggio portando con sé la moglie, una donna volgare e arrivista che cerca di entrare in tutti i modi nella cerchia sociale cui Emma appartiene, nonostante le due donne si detestino a vicenda. Ritorna al villaggio in questo periodo anche Jane Fairfax, bella e riservata nipote di Miss Bates, una donna decaduta ed estremamente loquace (personaggio che serve a dare un tocco di vivacità alla storia).
Mr Woodhouse, Mr Knightley ed Emma (Chris Hammond, 1898)

Jane, che ha un grande talento musicale, è l'orgoglio e la gioia di Miss Bates. Emma invidia a Jane questo suo talento musicale, e poiché spesso viene anche paragonata a lei, ha un senso di insofferenza nei suoi confronti (Il solo nome di Jane Fairfax mi dà la nausea... Auguro a Jane Fairfax ogni bene, però mi annoia a morte).

Jane ha vissuto con Miss Bates fino all'età di nove anni, quando il Colonnello Campbell, vecchio amico del padre di Jane, l'accoglie in casa sua. Jane diventa molto amica della figlia del Colonnello e grazie a lui riceve un'elevata educazione, che le sarebbe stata negata se avesse continuato a vivere con Miss Bates, viste le ristrette condizioni economiche della zia. A seguito del matrimonio della figlia del Colonnello, Jane ritorna dai suoi parenti per riposarsi prima di iniziare a cercare lavoro come governante.

Nel suo entusiasmo per trovare un difetto nella perfezione di Jane, ma anche per trovare qualcosa che la diverta e la distragga, Emma indulge nella fantasia, instillata anche da Frank Churchill, che Jane sia innamorata del marito della figlia del Colonnello Campbell, Mr Dixon, e per questa ragione lei sia tornata da Miss Bates, invece di andare a trovare la coppia appena sposata in Irlanda. Questo sospetto viene notevolmente ingigantito quando Jane riceve in dono un nuovo pianoforte da un anonimo e misterioso benefattore.

La situazione inizia a complicarsi quando Emma si sforza di innamorarsi di Frank Churchill, semplicemente perché molte persone dicono che insieme sono una coppia perfetta. Successivamente, quando capisce che non può e non riesce ad amarlo, Emma decide di far sì che Frank si fidanzi con Harriet, visto anche che Frank ha salvato Harriet da una banda di zingari accampati nelle vicinanze del villaggio. Contemporaneamente Mrs Weston confida ad Emma di avere la sensazione che Mr Knightley sia infatuato di Jane. Emma dichiara immediatamente che non vuole che Mr Knightley si sposi, e cercando di dare una spiegazione, afferma che non vuole che si sposi perché così sarebbe il nipote Henry ad ereditare i beni della famiglia Knightley. Quando Mr Knightley, durante la gita a Box Hill rimprovera Emma per un insulto sconveniente a Miss Bates, Emma inizia a rendersi conto di alcuni errori commessi finora e cerca di porre rimedio a quanto fatto. All'improvviso si scopre che Jane e Frank erano segretamente fidanzati da circa un anno ed Emma rimane un po' disfatta da tale notizia, non perché sia sentimentalmente coinvolta da Frank, ma solo per il suo orgoglio ferito e per la sua fiducia nei confronti di Frank. La presa di coscienza più grande per Emma avviene quando Harriet le confida di essere innamorata di Mr Knightley e pensa di essere ricambiata. La gelosia apre finalmente gli occhi ad Emma e la fa rendere conto di una cosa: è innamorata di Mr Knightley e lo vuole per sé. Poco dopo questi avvenimenti e dopo aver temporaneamente allontanato Harriet, Emma riceve la proposta di matrimonio da parte di Mr Knightley, il quale non si era ancora deciso a questo passo perché convinto che Emma fosse innamorata di Frank. Harriet, invece, allontanatasi da Emma e dai progetti matrimoniali che aveva per lei, si riconcilia con Mr Martin e ne accetta la proposta di matrimonio.

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Il mio commento al libro

All'inizio Miss Emma Woodhouse, mi sembrava presuntuosa, con quel suo volere a tutti costi ergersi a paladina dell'amore che sfocia con un "matrimonio sicuro e vantaggioso". Bravissima La Austen a metterne in evidenza, man mano che la lettura scorre, tutti i suoi difetti, a metterne in ridicolo la presunzione, con la voce di Mr. Knightley, ovvero la "coscienza" di Emma. Molto bello questo scoprirsi fragile, nonché donna incapace di arrivare alla meta prefissata, senza guardare in faccia alla realtà. Emma infine si scoprirà una creatura dotata di umiltà, umiltà che trova il suo coronamento, nell'amore per George Knightley, che ai suoi occhi è stato l'amico per una vita intera, e che alla fine invece Emma riscopre nella sua autenticità di uomo nobile di sentimenti, affascinante compagno della vita, capace di andare oltre lo stesso amore per Emma, fino ad accettare la convivenza con il padre di lei, pur di averla in sposa. Un universo di personaggi che rimangono nella memoria del lettore, a cominciare dalla signorina Bates e finendo con Augusta Elton, Franck Churchill e Jane Fairefax.
Molto molto bello questo libro che consiglio a tutti. Del libro esiste anche la versione cinematografica con Emma interpretata da Gwynet Paltrow.

Orgoglio e pregiudizio (film 2005)


Orgoglio e pregiudizio (Pride & Prejudice) è un film del 2005 diretto da Joe Wright, tratto dall'omonimo romanzo di Jane Austen.
Nell'Inghilterra rurale di fine '700, il signor Bennet vive nella sua casa in campagna con la petulante, pettegola, imbarazzante moglie e le loro cinque figlie: la maggiore e bella Jane, l'intelligente e diffidente Elizabeth, Mary, assai studiosa, la selvaggia Lydia e l'immatura Kitty. La vita scorre tranquilla e serena ma la madre delle ragazze è ossessionata dal desiderio di trovar loro un marito ricco con cui sistemarle a dovere. Quando nella tenuta vicina a casa Bennet arriva il giovane e ricco Charles Bingley la vita delle ragazze subisce un totale cambiamento.

Accompagnato dalla sorella Caroline e dall'affascinante ma misterioso e austero signor Darcy, Bingley si innamora perdutamente della primogenita dei Bennet, Jane, venendo oltretutto ricambiato totalmente. Sarebbe un colpo di fulmine anche tra Darcy ed Elizabeth, se non fosse per una frase su di lei che l'uomo pronuncia in confidenza a Bingley e che Elizabeth sente, frase che alimenta nel cuore della ragazza un'antipatia e un risentimento che la porta all'allontanamento totale da Darcy ancora prima dell'avvicinamento. La mattina dopo il ballo, Jane viene invitata a colazione da Caroline, ma durante il tragitto, viene colta da un temporale dirigendosi alla tenuta a cavallo, si ammala e resta in casa Bingley fino a che la febbre non passa. Elizabeth si reca a trovarla mentre è convalescente; qui incontra il signor Darcy e viene ripetutamente messa in imbarazzo e derisa dall'odiosa e antipatica Caroline, visibilmente interessata al signor Darcy.

Nel frattempo in città arriva il reggimento dal nord con gli ufficiali, giovani uomini in età da matrimonio su cui cercano di buttarsi tutte le fanciulle del posto, così come Lydia e Kitty. Ulteriore sconvolgimento in casa Bennett è portato dal signor Collins, cugino delle giovani e futuro erede della casa dopo la morte del loro padre. Il signor Collins è interessato a prendere in moglie Jane, ma dopo aver saputo dell'imminente fidanzamento della giovane con il signor Bingley, rivolge tutte le attenzioni ad Elizabeth.

Un giorno le sorelle Bennet scendono in città per comprare dei nastri da indossare al ballo che verrà dato da Bingley a Netherfield e qui Elizabeth si imbatte nel signor Wickham, un luogotenente che le dimostra un visibile interesse, apparentemente ricambiato. Al ritorno dalla passeggiata in città, in compagnia del signor Wickham, le ragazze incontrano Bingley e Darcy. Darcy e il luogotenente si guardano duramente, rivelando con i loro sguardi la dura storia di un passato di incomprensioni e screzi. Alla vista del signor Darcy che va via, Elizabeth si fa spiegare le motivazioni di tale gesto da Wickham, il quale rivela che i due sono cresciuti insieme e che alla morte del padre di Wickham, il padre di Darcy ne ha cresciuto il figlio come se fosse suo. Rivela anche che per questioni di gelosia e interesse il signor Darcy, alla morte del padre abbia allontanato Wickham dalla tenuta e che gli abbia sottratto ogni bene lasciatogli dal padre adottivo, provocando quindi la rottura tra i due. Elizabeth, indignata da queste rivelazioni, decide di allontanarsi sempre più da Darcy.

Al ballo di Netherfield, Wickham non si presenta e Darcy chiede ad Elizabeth l'onore di danzare con lui. Durante la danza tra i due avviene uno scambio di battute, in cui Elizabeth rivela a Darcy di non essere capace di decifrare il suo carattere e di essere confusa su di lui. La mattina dopo il ballo Collins fa ad Elizabeth la proposta di matrimonio ufficiale. La madre vorrebbe che la giovane accettasse, in modo tale da mantenere il possesso della casa; il padre invece trova l'uomo grottesco e non è favorevole all'unione. Sentendosi sostenuta dal padre nella decisione, Elizabeth rifiuta la proposta dell'uomo che non ama.

Dopo aver notato il serio interesse del fratello nei confronti di Jane, una ragazza di origine inferiore e preoccupata dell'attrazione in ogni caso presente tra Elizabeth e Darcy, Caroline decide di tagliare la testa al toro e di portare via Charles e Darcy dal paese, tornando definitivamente a Londra. Jane distrutta da questa decisione si convince che Bingley non l'abbia mai amata veramente e decide di scordarlo per sempre. Su consiglio della sorella va a stare a Londra dagli zii per qualche tempo, per cercare di incontrarlo e parlargli. Intanto il signor Collins, rifiutato da Elizabeth, si fidanza e si sposa con la migliore amica della ragazza, Charlotte.

Alcuni mesi dopo, i due coniugi invitano Elizabeth a stare da loro per qualche giorno, lontano dal paese di origine della giovane. Mentre Elizabeth si trova lì si reca con i due sposi a fare visita a Lady Catherine de Bourgh, protettrice dell'uomo e ricca possidente. Durante la visita Elizabeth incontra Darcy, che si rivela essere il nipote della dama, e il colonnello Fitzwilliam. Elizabeth scopre dal colonnello che è stato anche Darcy ad insistere per allontanare Bingley e Jane; questa rivelazione colpisce Elizabeth al cuore, facendola scappare. Darcy la segue e le dichiara spassionatamente il proprio amore, dicendole di essere pronto ad ignorare ogni impedimento dettato dalla classe sociale pur di sposarla. Elizabeth accusa l'uomo delle cattive azioni verso il signor Wickham e dice che non potrà mai sposare l'uomo che ha rovinato la felicità dell'amata sorella. Nell'udire queste parole, il giovane guarda la ragazza, si congeda e la lascia sola.

Prima di tornare a casa, mentre alloggia nella dimora di Charlotte, Elizabeth riceve una visita del signor Darcy, che le porta una lettera; in questa, l'uomo non rinnova i sentimenti, ma spiega le ragioni dei suoi gesti e racconta la verità sulle vicende del signor Wickham: in realtà il luogotenente, dopo la morte del padre del signor Darcy, decise di andare via da casa. Sperperò la sua parte di eredità e illuse i sentimenti di Georgiana, la sorella di Darcy. Tornò solo per chiedere altro denaro, che Darcy gli negò. Ecco la vera motivazione della rottura tra i due.

Elizabeth, sconvolta dalle ultime rivelazioni, è ancora più confusa. Intanto Lydia viene invitata dalla signora Foster ad andare a Brighton. Per questo motivo scoppia una lite tra Lydia e Kitty, che invece non è stata invitata e se ne risente, in quanto a Brighton Lydia avrà la possibilità di passare molto tempo con gli ufficiali, che si sono spostati lì, e lei no. Elizabeth cerca di dissuadere il padre dal mandarla, per evitare che faccia sciocchezze e che disonori se stessa e la famiglia. Il padre invece permette alla figlia di andarci. Elizabeth accetta di fare un giro nell'Hertfortshire con gli zii, pur di distrarsi e non pensare a Darcy, anche se non vuole ammettere a se stessa che lo fa in continuazione. Durante questa gita gli zii si recano alla villa di Pemberley, la residenza del signor Darcy.

Durante il giro di visita Elizabeth resta incantata da un busto che lo ritrae e prende sempre più consapevolezza dei suoi sentimenti, continuando sempre a nasconderli. Gironzolando per casa e seguendo la musica di un pianoforte, si trova involontariamente a spiare Darcy e la sorella Georgiana in una stanza. Viene vista dall'uomo che la rincorre e la ferma. I due parlano un po' e Darcy si dimostra sempre più dolce nei confronti della ragazza. Tra i due resta comunque un forte imbarazzo a causa del diverbio del giorno della dichiarazione del giovane. Elizabeth e gli zii vengono invitati a pranzo da Darcy, qui Elizabeth ha l'occasione di conoscere Georgiana e di stringerci amicizia. Tra Darcy ed Elizabeth sboccia definitivamente l'amore.

Questo momento idilliaco viene interrotto dall'arrivo di una lettera di Jane, in cui la maggiore delle sorelle Bennett scrive che Lydia è fuggita con il signor Wickham. Lo zio delle ragazze va a Londra ad aiutare il signor Bennett nelle ricerche. Durante l'assenza del genitore arriva una lettera ma padre delle ragazze torna a casa in tempo per leggerla con le figlie. Nella lettera lo zio scrive di aver trovato Lydia e di aver convinto il signor Wickham a sposarla, in cambio di un pagamento di 100 sterline l'anno per colmare l'assenza di dote. Le ragazze immaginano che sicuramente il signor Wickham non si sarà accontentato di così poco e che sicuramente lo zio avrà versato molto denaro. Il matrimonio rimette in sesto la signora Bennett, sinora a letto distrutta dagli spasmi e dai dolori causati dalla perdita della figlia.

Lydia e suo marito si recano a casa Bennett a pranzo. Il signor Wickham viene trattato da tutti con molta freddezza. Elizabeth scopre da Lydia che non è stato lo zio a trovarli e a pagare il matrimonio, bensì il signor Darcy. Giorni dopo la famiglia Bennett viene informata del ritorno del signor Bingley e del signor Darcy in paese, i giovani infatti si recano presto a fare visita ai Bennett e Bingley, non resistendo più, si dichiara a Jane e le chiede di sposarla. Dopo la risposta affermativa della sorella, Elizabeth si ritira in solitudine in giardino, contenta per la sorella, ma triste per se stessa, che non può essere felice come lei. Non sa che vicino alla casa c'è proprio il signor Darcy che, aspettando Bingley, la sta aspettando e la pensa continuamente.

Quella notte, nella casa ancora scossa per il fidanzamento, piomba Lady Catherine de Bourgh, che chiede ad Elizabeth se le voci che la danno per fidanzata ufficiale del signor Darcy siano vere. La donna è preoccupata in quanto il signor Darcy e sua figlia sono stati promessi fin dalla nascita e un presunto fidanzamento del nipote con una "giovane di nascita inferiore, la cui sorella è fuggita e ha risolto con un matrimonio riparatore in modo scandaloso rimediato grazie all'aiuto economico di un ricco zio" potrebbe recarle non poco fastidio. Dopo essere stata insultata e dopo aver mancato di giurare di non sposare il signor Darcy, Elizabeth caccia di casa la donna e corre in camera sua.

Arriva l'alba; Elizabeth non riesce a prendere sonno e va a fare una passeggiata nella brughiera. Qui incontra il signor Darcy, anch'egli insonne. Il giovane si scusa per il comportamento della zia ed Elizabeth per il suo; inoltre lo ringrazia per ciò che ha fatto per Lydia. Darcy dice alla ragazza che è stato fatto tutto per lei. Se i sentimenti della ragazza (secondo Darcy di indifferenza) non sono cambiati il giovane si ripromette di tacere per sempre. Se invece si sentimenti sono cambiati, dice il ragazzo, non può trattenere ciò che sente: "Mi avete stregato anima e corpo e vi amo, vi amo, vi amo. E d'ora in poi non voglio più separarmi da voi". I due innamorati si prendono le mani e si abbracciano. La mattina Darcy si reca dal padre di Elizabeth per chiederne la mano. Il padre acconsente ma chiede ad Elizabeth se è davvero sicura di ciò che sta facendo. Nel vedere la figlia con le lacrime agli occhi per l'emozione, il padre si commuove e la abbraccia.

Il film si conclude con le prospettive di due fantastici e romantici matrimoni e con una battuta scherzosa del padre: "Se mai dovesse arrivare un giovane per Mary o per Kitty mandatelo subito qui. Perché oggi sono in vena".

Colonna sonora

La colonna sonora del film è opera di Dario Marianelli, compositore di origini pisane ma attualmente domiciliato a Londra. Con le musiche scritte per questo film il compositore è stato anche ad un passo dall’aggiudicarsi l'Oscar come migliore colonna sonora originale. Il compositore si è ispirato alle prime opere di Ludwig van Beethoven e per tramutare le note in musica si è affidato alla English Chamber Orchestra e al talento del pianista francese Jean-Yves Thibaudet.

I protagonisti del film


* Keira Knightley: Elizabeth Bennet
* Matthew Macfadyen: Mr. Darcy
* Brenda Blethyn: Mrs. Bennet
* Tom Hollander: Mr. Collins
* Rupert Friend: Mr. Wickham
* Judi Dench: Lady Catherine de Bourgh
* Rosamund Pike: Jane Bennet
* Jena Malone: Lydia Bennet
* Talulah Riley: Mary Bennet
* Carey Mulligan: Kitty Bennet
* Donald Sutherland: Mr. Bennet
* Claudie Blakley: Charlotte Lucas
* Sylvester Morand: Sir William Lucas
* Simon Woods:Mr. Bingley
* Kelly Reilly: Caroline Bingley

(fonte, wikipedia)


Di cosa parla Il diario perduto di Jane Austen



Di cosa parla “Il diario perduto di Jane Austen”

Una delle scrittrici più conosciute e affermate del secolo scorso per il suo fare rivoluzionario, sia nella vita che nelle opere, viene raccontata attraverso la penna magistrale di Syrie James ne “Il diario perduto di Jane Austen”.

Una storia, che nonostante sia un romanzo e non come può sembrare una biografia, riesce a descrivere fedelmente le vicende più importanti che hanno segnato il percorso della scrittrice. Lo stile si rifà molto a quello di Jane Austen, la stessa ironia, la stessa passione e attenzione nella ricerca delle parole; sembra quasi di ritrovarsi tra le pagine di un suo libro. Sarà per le descrizioni dei paesaggi inglesi da lei tanto amati, le confidenze tra le sorelle, le relazioni che vengono alla luce frequentando il mondo aristocratico con le sue contraddizioni e le sue peculiarità, la puntigliosità delle parole che spezzano il linguaggio elitario dell’Ottocento, tutto appare simile agli scritti di Jane Austen. Sembra quasi di ritrovarsi in un suo racconto, tanto che appare difficile credere che quello che viene riportato ne “Il diario perduto di Jane Austen” è riconducibile alla realtà, ma non è del tutto veritiero, poiché i dialoghi, così come alcune relazioni e gli sguardi su quella società, sono solo ispirati a ciò che avvenne in quegli anni nella famiglia Austen. Quello che viene di più alla luce in questo romanzo, non è solo l’amore per la scrittura, che la protagonista vive come un’esigenza – per riuscire a far dire ai personaggi quello che lei racconterebbe e per farli agire come lei farebbe, quasi come fosse un Dio – ma anche un altro tipo di amore, probabilmente della stessa profondità, che però è rimasto sempre celato, intimo come un segreto: quello per un gentiluomo inglese che la corrispose, ma con cui non riuscì ad avere un rapporto di coppia e che ha segnato talmente la sua personalità da farle decidere di non sposare nessun altro uomo. E’ amabile il modo in cui viene raccontato il rapporto di Jane con la sorella Cassandra, così come è commuovente il legame che la scrittrice visse con il padre, morto quando lei era molto giovane. E’ seducente l’ingresso nella vita privata della scrittrice, che ebbe vari rifiuti dalle case editrici prima di vedere pubblicate le sue opere, quelle che nel tempo hanno contribuito ad una piccola rivoluzione nel modo d’intendere il romanzo al femminile.


Riporto il passaggio finale del libro che mi ha colpita e senza false remore, fatto piangere...

"Ora credo che vi sia davvero un tipo di felicità che si trova in ogni cosa della vita. In tutto ciò che è bello e gradevole come in tutto ciò che è triste e struggente. Sono giunta a pensare che non c'è vergogna nella verità, ma solo libertà. E col tempo ogni storia, ha il diritto di essere raccontata".

Jane Austen 2 Gennaio 1817

ed una altra parte sempre tratta dal libro

"Non ci sono mai un tempo e un luogo perfetti per fare qualsiasi cosa.
Dobbiamo trovare sempre un motivo per rimandare quello a cui aspiriamo di fare - a domani, alla settimana, al mese o all'anno prossimi - finché, alla fine, non portiamo mai niente a termine".